Biografia dell’Artista Fulvio Gavinel
Fulvio Gavinel è nato a Bologna il 20 ottobre 1947, e nella sua città natale vive e opera in via Carracci al numero 1.
Il padre di Fulvio, pur non avendo frequentato nessuna scuola d’arte, sapeva costruire le immagini seguendo i suoi impulsi più intimi e sensibili.
Fu il padre che, vedendolo ammirare i suoi dipinti e i suoi disegni, si accorse del grande interesse del figlio per le sue opere e del suo amore per l’arte.
Gli insegnò quindi a realizzare i primi disegni accompagnandolo inoltre a visitare diverse mostre per allargare le sue cognizioni artistiche e per permettergli di cogliere nelle opere analizzate palpiti di poesia, ideali o trasfigurazioni.
Con il trascorrere degli anni il giovane Fulvio si interessa a numerose mostre di validi artisti trovando in essi lo spunto per disegnare paesaggi e nature morte.
La sua vera e autentica attività artistica inizia nell'anno 1973 quando dal posto di lavoro con amici interessati all’arte si parlava delle suggestioni naturalistiche o delle ricerche dei maestri pittori.
Decide allora, dopo profonda meditazione, di prendere in considerazione ciò che prima utilizzava (non osa dire creava) come attività ludica.
Da questo momento studia attentamente il valore e l'importanza dei colori, i loro accostamenti, la prospettiva, il punto di contatto tra emozione ed invenzione. Colori e forme del figurativo ad un certo momento non lo affascinano più. La scoperta per lui nuova dell'astrattismo (siamo nel 1984) acquista per lui un particolare rilievo.
È uno strappo formale, uno stimolo che lo spinge ben più addentro alle cose.
Egli giunge alla conclusione che l’arte vera è sintetica, e che non vi è sintesi senza sobrietà, generalità e concretezza. Il desiderio di Fulvio Gavinel e quello di rimanere a stretto contatto con la natura e con l'arte popolare: entrambi inalterabili e lontane dalla speculazione; entrambe ricche di una bellezza che non ha niente che fare con le manipolazioni del mondo dell'arte.
Ma ciò che indica soprattutto la fecondità e l’originalità delle sue ricerche è il nuovo modo di concepire tutto ciò che lo circonda con commozione e fantasia che riunisce in sé vari elementi di bellezza sentimento e poesia. Opere non circoscritte da un confine, non limitate da una necessità decorativa.
Le macchie, le strisce cromatiche o i graffi suggeriscono una maggiore vastità di orizzonti, uno spazio infinito oltre il finito delle forme.
Mostre personali
- Comune di San Lazzaro, Bologna, 1978
- Bologna - Galleria I Portici, 1979
- Città Montecavolo, Galleria, 1979
- Città di Reggio Emilia, Galleria, 1980
- Concorso nazionale, Bologna, Galleria, 1983
- Bologna - Galleria Artespaziodieci del Vicolo Quartirolo, 1984 e 1990
- Partecipazione con quadri al Festival International d'Art Contemporaine, Francia, 1986
- Recensito e pubblicato su Arte italiana per il Mondo, Libro 11, pagg. 7356-7357
- Negli anni 2012 e 2013, in onda su Sky con il Critico d'Arte Andrea Dipré con presentazioni di Opere
- Nel 2014, presentato su ArteTivu da Alessandra Bardeschi; attualmente ancora presente sul sito
|